I fagioli sono comunemente coltivati a rotazione come coltura da reddito che aumenta la fertilità, ma contengono fattori antinutrizionali, che ne limitano l'inclusione nelle razioni monogastriche. La lavorazione dei fagioli per rimuovere i fattori antinutrizionali potrebbe aumentare l'uso e il valore di un prodotto facilmente disponibile nell'agricoltura biologica.
Soluzione
La tostatura e la decorticazione dei fagioli riducono i livelli di fattori antinutrizionali. Tostare i fagioli riduce il livello degli inibitori della tripsina. La decorticazione riduce i livelli di tannini.
Descrizione
La riduzione dei fattori antinutrizionali consentirebbe una maggiore inclusione di legumi nelle razioni alimentari. L’aggiunta di un trattamento semplice aumenterebbe l’inclusione dei mangimi, il valore del prodotto e ridurrebbe la necessità di proteine importate. Le varietà di fagioli ad alto contenuto di tannino sono già utilizzate per il consumo umano e per i ruminanti. Il TIA e la rimozione dei tannini li rendono più adatti alle diete monogastriche e migliorerebbero i mercati per tutte le varietà di fagioli.
• I campioni di fagioli sono stati riscaldati a 150°C per 15 minuti in un forno elettrico convenzionale (Immagine 1).
• Anche i chicchi sono stati decorticati manualmente e mediante separazione dal campione sfuso (immagine 2) e inviati ad un laboratorio indipendente per l'analisi (Sciantec, Regno Unito)
Per valutare i benefici per i monogastrici, l'analisi ha incluso la proteina grezza, l'attività dell'inibitore della tripsina e la composizione di aminoacidi dei fagioli non trattati, trattati termicamente e decorticati.
• Il test ha dimostrato che la decorticazione ha aumentato la proteina grezza del 6,66% ma ha aumentato il TIA del 112,5%
• La tostatura ha aumentato il contenuto proteico del 2% ma ha ridotto il TIA del 37% (immagini 3 e 4)
Il test ha dimostrato che la decorticazione può aumentare il contenuto proteico ma non riduce l’attività dell’inibitore della tripsina, ma il trattamento termico sì, combinando i due ha il potenziale per consentire una maggiore inclusione di fagioli nelle razioni. Nessuno dei due trattamenti influisce sul contenuto di aminoacidi.
• I tannini sono i fattori antinutrizionali più dannosi per la nutrizione dei suini.
• Le raccomandazioni attuali prevedono l'inclusione fino al 10% di fagioli nelle razioni delle scrofe e fino al 20% per i suini in accrescimento e ingrasso, anche se fino al 30% è stato utilizzato con successo dove vengono utilizzate varietà a basso contenuto di tannino.
• Per il pollame, il TIA è più dannoso dei tannini, sebbene entrambi siano importanti.
• Tassi di inclusione del 5-7% di fagioli sono comuni nelle razioni di pollame, ma dove i fagioli vengono lavorati (riscaldati, decorticati, estrusi o pellettizzati) per aumentarne la digeribilità è possibile aumentare l'inclusione fino al 25%.
Le fave devono essere laminate o macinate prima di essere alimentate in modo che sia possibile aggiungere ulteriori processi al sistema di movimentazione. Processi come la micronizzazione (riscaldamento a infrarossi) e la cottura a vapore sono praticati, ma non sono pratici in una situazione aziendale. Le apparecchiature per il trattamento termico, come le coclee dotate di elementi riscaldanti, sono comuni negli Stati Uniti e in Europa per la tostatura dei semi di soia interi. Questi sistemi potrebbero essere impiegati nei mulini delle aziende agricole del Regno Unito con fagioli immagazzinati e non trattati lavorati prima della macinazione.
L'attrezzatura per la decorticazione è disponibile per altri cereali e può essere adattata per i fagioli.
Nota: gli essiccatoi convenzionali per cereali a lotti o a flusso continuo non aumentano la temperatura in modo sufficiente da influenzare l’attività dell’inibitore della tryp-sina.
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