La torta di semi di soia è una delle principali fonti di proteine nelle diete biologiche del pollame. Tuttavia, non contiene i livelli richiesti di metionina e cisteina, il che significa che viene somministrata più soia per soddisfare il fabbisogno di aminoacidi, con conseguenti costi più elevati ed effetti negativi sulla salute degli animali per le diete iperproteiche.
Soluzione
Migliorare al tempo stesso la rotazione colturale e la produzione locale di mangimi a base di camelina (Camelina sativa). Si tratta di una coltura a basso fabbisogno che produce semi ricchi di olio il cui panello può contribuire all'approvvigionamento proteico.
Descrizione
Una fonte complementare di mangime per pollame, ricca di proteine e in particolare di aminoacidi contenenti zolfo, nonché di acidi grassi omega 3, nonché di acidi grassi omega 3 e tocoferoli. Una nuova coltura da inserire nelle rotazioni colturali del Nord Italia, adattandosi alle pratiche di agricoltura biologica e alle esigenze di diversificazione.
La Camelina si inserisce bene nelle rotazioni colturali delle aziende biologiche del Nord-Est d'Italia (Figura 1), poiché può essere seminata a ottobre e raccolta a fine maggio/inizio giugno, consentendo così un secondo raccolto, dopo di esso, di soia.
Non richiede elevate quantità di nutrienti e, se segue una coltura di copertura con specie leguminose o viene seminata in terreni molto fertili, non sono richiesti input specifici. Non è necessaria alcuna irrigazione. Non ci sono malattie o parassiti che lo colpiscono. È molto resistente e cresce su aree marginali e terreni in pendenza.
Non necessita di macchinari specifici ma, poiché il seme è estremamente piccolo (più piccolo della colza), è necessaria un'attenzione nella preparazione del terreno, nella perforazione e nella raccolta.
Aspetti chiave per il successo:
• terreni leggeri con buon drenaggio
• accurata preparazione del letto di semina, il seme non deve essere posto ad una profondità superiore a 1 cm
• essendo la quantità di seme per ettaro molto ridotta (circa 7 kg a seconda della varietà) è opportuno regolare opportunamente la seminatrice
• La Camelina ha uno sviluppo fogliare limitato, che non copre il terreno, lasciando spazio alla crescita delle erbe infestanti (Fig-ura 2). Dovrebbero essere applicati metodi preventivi di gestione delle infestanti, ad esempio la tecnica del letto di semina stantio (Figura 3). Inoltre resiste senza danni uno o due passaggi di erpice sarchiatore dopo che le piante si sono stabilizzate e prima che le erbacce siano troppo sviluppate (nelle condizioni del Nord Italia a marzo).
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