Per ridurre la loro dipendenza dagli input, gli agricoltori vorrebbero costruire sistemi colturali più resilienti basati su pratiche agroecologiche innovative. Ciò consentirebbe di ridurre l’uso di pesticidi e la lavorazione del terreno. Si trovano ad affrontare diversi ostacoli: 1. La mancanza di conoscenze adattate al contesto locale. Ciò è spesso aggravato da teorie e discussioni non convalidate trovate sui social media; 2. La complessità tecnica e agronomica delle sfide, nonché i rischi sociali e finanziari legati all’attuazione di innovazioni sistemiche a livello aziendale; 3. La difficoltà di valutare gli impatti a lungo termine del nuovo sistema di pratiche su suolo, colture e sostenibilità; 4. Sono necessari tempo e perseveranza per raggiungere un nuovo proficuo equilibrio sistemico nonostante gli insuccessi e i fallimenti incontrati.
Soluzione
Creazione di un gruppo di ricerca partecipativa che comprenda scienziati (sociali e agronomici), consulenti (esperti) e un gruppo di agricoltori che condividono la stessa visione (o obiettivi). Nel nostro caso: "come ridurre l'uso di pesticidi e l'intensità della lavorazione del terreno". Attraverso un accordo di collaborazione, ogni attore del gruppo è impegnato per un minimo di 3 anni a progredire verso la "visione comune": "un'agricoltura senza pesticidi e lavorazione del suolo" Ogni agricoltore fornisce al gruppo un campo sperimentale agroecologico a lungo termine di 1 ettaro (EP1) scelto all'interno di un campo più grande (CP). I due campi supportano la stessa coltura ogni anno, con la differenza tra i campi che le pratiche implementate nel PE mirano a raggiungere una visione comune. Un sottogruppo composto da agricoltore, agronomo e consulente prende decisioni tecniche tramite consenso. In cambio, il rischio finanziario è distribuito 50/50 tra l'agricoltore e l'istituto di ricerca i parametri del raccolto (emergenza delle piantine, presenza di parassiti e malattie, produzione di biomassa, resa) e del suolo (fertilità chimica, strutturale e biologica) nei campi EP e CP. Vengono regolarmente organizzate diverse forme di riunioni di gruppo per condividere e discutere i risultati raccolti ciascuna azienda agricola, condividere il know-how degli attori, co-progettare soluzioni ed esplorare esperienze esterne originali.
Descrizione
Questo disegno di ricerca partecipativa che mescola la conoscenza scientifica con i punti di vista degli attori consente a questi gruppi di affrontare una complessa transizione sistemica in cui spesso esiste una visione condivisa a lungo termine ma la forma concreta che assumerà rimane in gran parte sconosciuta. Evita la riproduzione degli errori, riduce i rischi sociali, tecnici e finanziari inerenti al cambiamento e combina l’acquisizione di conoscenze sociali, tecniche e scientifiche in un corpus coerente, favorendo al contempo l’adozione e la propagazione dell’innovazione.
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